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Complesso multifunzionale Ex Socini

sitingegneria on Gennaio 15, 2019

Complesso multifunzionale, sede di società di servizi pubblici dell’ambiente, residenze speciali, attività direzionali ed economiche di servizio, nell’area racchiusa tra via S. Martini, viale Sardegna e strada  “Fiume” a Siena

Luogo: Siena, Italy
Cronologia: 2009-2013
Committente: Privato
Architettura: Arch Carlo Nepi – NTMassociati
Strutture: Ing. Francesco Vannini – SITingegneria
Impianti: Ing. Claudio Lombardi – SITingegneria
Sicurezza: Ing. Claudio Lombardi – SITingegneria
Importo lavori: 12,000,000 €

Il complesso multifunzionale si sviluppa all’interno dell’area urbana del Comune di Siena nelle vicinanze del centro storico della città. L’opera è consistita nella realizzazione di un edificio multipiano a destinazione mista tra cui residenze speciali, uffici privati e pubblici, negozi ed autorimesse per autoveicoli per un totale di circa 20,000 mq.
Il complesso architettonico è basato su un concetto insediativo di stratificazione a piastre sovrapposte che colmano la depressione della scarpata esistente, con percorsi e spazi pubblici che consentono collegamenti e relazioni tra le varie parti del complesso, sia in orizzontale che in verticale.
Le quattro piastre delle rimesse costituiscono una sorta di blocco solido, la cui copertura (quota 281,00) costituisce il piano di appoggio dei diversi blocchi edificati: quello degli uffici di Siena Ambiente e delle altre società assimilabili, quello delle residenze speciali con gli spazi per le attività direzionali, e quelle economiche di servizio.
Il piano di copertura delle rimesse può essere infatti considerato una specie di terreno artificiale (di adeguata resistenza al fuoco e sicuramente fruibile per mezzi di soccorso) sul quale è posato un tessuto edilizio che diviene tessuto urbano, costituito dai vari blocchi e da spazi aperti destinati a piazza, corte, percorso pedonale ecc.
Il nuovo insediamento, progettato per facilitare in ogni direzione la percorribilità e l’attraversamento, è ancorato alla viabilità urbana in più punti che consentono di accedere direttamente a diversi livelli del sistema dai quali è possibile, conseguentemente, distribuirsi nelle altre zone e verso le altre quote.
Per poter costruire l’opera è stato necessario realizzare un esteso sistema di paratie in cemento armato; tali strutture sono state suddivise in tre gruppi principali A, B, C, di cui la maggiore (A) si estende per più di 120 metri, con un’altezza media di 10 presentando lungo il suo sviluppo condizioni stratigrafiche e geometriche diverse. La paratia lungo il tratto B si sviluppa per circa 35 metri con un’altezza media di circa 4; la paratia C presenta uno sviluppo di circa 10 m ed ha un’altezza media di circa 4,7 m. La paratia A ha un funzionamento sia provvisorio che permanente; il primo è relativo alle fasi di scavo e quindi alle spinte del terreno a monte, mentre il permanente si ottiene con la costruzione dei contrafforti e dell’autorimessa, in modo da stabilizzare in via definitiva l’opera.
Le strutture in elevazione degli edifici sono state suddivise in 5 blocchi sismicamente indipendenti, realizzate interamente in calcestruzzo armato fatta eccezione per le zone adibite ad ufficio previste in carpenteria metallica. La zona dell’autorimesse ha fondazioni a platea in c.a. su pali, le strutture in elevazione presentano pilastri in c.a. gettati in opera e travi realizzate con tralicci metallici prefabbricati. Le strutture degli uffici oltre la quota 281 sono realizzate in carpenteria metallica con solai in lamiera grecata e soletta collaborante in c.a.
Particolare attenzione è stata posta allo studio del sistema dei locali a sbalzo caratterizzanti il fronte sulla viabilità principale che raggiungono i dieci metri.

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