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Complesso residenziale di 44 appartamenti in Via Caduti di Vicobello

sitingegneria on Aprile 10, 2016

Realizzazione di un nuovo complesso residenziale di 44 appartamenti in Via Caduti di Vicobello a Siena

Luogo: Siena, Italy
Cronologia: 2004-2008
Committente: Privato
Architetttura: CMT Architetti – Francesco Vannini
Strutture: Ing. Francesco Vannini – SITingegneria
Impianti: Claudio Lombardi- SITingegneria
Importo lavori: 4,600,000 €

 

Il complesso residenziale è formato da tre blocchi di edifici posti sopra il corpo trasversale dell’autorimessa interrata, nell’area compresa tra via Caduti di Vicobello e la vecchia strada ferrata che conduceva alla stazione ferroviaria ottocentesca. I tre blocchi si sviluppano in modo pressoché ortogonale rispetto alle curve di livello del terreno e sono separati da aree pubbliche destinate a giardino e da percorsi pedonali pubblici. Gli appartamenti realizzati sono 44 e sono distribuiti nelle tre “stecche” su quattro livelli.
La struttura portante di ogni edificio è a telai di calcestruzzo armato, solai in laterocemento e fondazioni profonde su pali. Sul lato verso viale Sclavo il fronte degli edifici presenta una forte caratterizzazione generata dallo slittamento del piano primo dell’edificio sul corrispondente piano terra.  Lo sbalzo del fronte di 5 metri è stato studiato in modo da ottenere il massimo grado di sicurezza in termini di azioni statiche e sismiche.
La struttura degli edifici in aggetto è stata realizzata con travi reticolari in conglomerato cementizio armato, a sviluppo verticale, poste sui lati del fabbricato. Le reticolari sono state studiate con modelli di calcolo agli elementi finiti per poter determinare il regime di sollecitazione a cui sono soggette.
La geometria di tali elementi, ha portato a definire nel dettaglio le fasi di realizzazione.  I getti in opera delle reticolari, sono stati eseguiti con un cls di tipo autocompattante, un conglomerato cementizio che oltre a possedere una elevatissima fluidità, possiede anche una elevata resistenza alla segregazione, riuscendo a compattarsi, qualunque siano le forme dei casseri, le dimensioni dei getti e la densità delle armature metalliche. Grazie alle sue proprietà il calcestruzzo autocompattante riempie completamente i casseri eliminando i macrovuoti e l’aria in eccesso all’interno della matrice cementizia.
La copertura, è costituita da una lamiera metallica prefinita assemblata mediante gruppi composti da staffe in poliammide rinforzato in vetro e viti in acciaio zincato, che consentono l’ancoraggio del manto alla struttura sottostante, senza alcuna perforazione delle lastre di copertura.
Il livello interrato è anch’esso realizzato con una serie di telai di calcestruzzo armato con i solai a lastra prefabbricata alleggerita.
La progettazione impiantistica si è sviluppata di pari passo con la progettazione architettonica e strutturale. Sono stati realizzati infatti cavedi per gli impianti, ispezionabili, concentrati nelle zone dei vani scala, e cunicoli esterni ai fabbricati per il passaggio delle tubazioni.
Lo studio integrato delle varie fasi progettuali ha riguardato anche la progettazione antincendio della zona autorimessa posta nel livello interrato. In particolare le grate di aerazione, sono state collocate in zone destinate a verde pubblico, in modo da assolvere alla loro funzione di presa d’aria ed essere schermate dalla vista dei passanti dalla vegetazione presente.

 

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